Omaggio a Calvino – Il castello dei destini incrociati

Dal Piccolo al Blue Note a Bergamo Jazz!

Claudio Angeleri, pianoforte e composizione – Luca D’addino/Oreste Castagna attore – Giulio Visibelli, flauti e sax soprano – Paola Milzani, voce – Marco Esposito, basso elettrico – Virginia Sutera, violino – Luca Bongiovanni, batteria e percussioni – Michele Gentilini, chitarre acustiche ed elettriche

Il progetto ispirato al Castello dei Destini Incrociati del 1973 di  Italo Calvino, è stato presentato in prima assoluta al Piccolo Teatro di Milano, all’interno del Mit-Jazz Festival. Angeleri ispirato dalla modalità di scrittura combinatoria di Calvino ha composto i brani utilizzando diverse pratiche, seriali, modali o negative oltre quelle convenzionali. 

“Come nelle Città Invisibili, Calvino ha strutturato il libro in vari racconti fantastici ognuno dei quali ha come spunto una carta dei tarocchi quattrocenteschi di Bonifacio Bembo conservati all’Accademia Carrara di Bergamo e alla Morgan Library di New York. 

Tutti i racconti sono legati gli uni agli altri dalle stesse carte già posate sul tavolo e s’intrecciano narrando eventi, luoghi e storie completamente distanti. La particolarità è che, narrata una storia, e interpretata in modo del tutto individuale da ciascuno dei protagonisti; è possibile sviare da un percorso narrativo per seguire nuove strade e nuovi filoni. È possibile leggere anche una stessa storia al contrario, partendo dal tarocco finale, raccontando tutt’altra cosa: questo è ciò che sembra dire Orlando, anche lui avventore, quando, appeso per i piedi, esclama: «Lasciatemi così. Ho fatto tutto il giro e ho capito. Il mondo si legge all’incontrario. Tutto è chiaro”. (C. Angeleri)

La componente sonora si presta a questo gioco combinatorio e, proprio per le qualità descrittive della musica, ora commenta ora prende una tangente melodica o ritmica. Gli strumenti diventano personaggi con le loro intrinseche caratteristiche, e in brani come The Castle, a ogni momento di improvvisazione e solo corrisponde una caratterista e una qualità, come per il violino la follia, cosi per il basso la razionalità.

Lo spettacolo è stato riproposto tra le varie location al Blue Note di Milano, a Bergamo Jazz e al Centro Culturale San Bartolomeo di Bergamo.

Si parla del progetto su:

Musica Jazz di Alceste Ayroldi
Jazz Italia di Marco Losavio
Letteratura della Sepoltura a cura di Gabriele Stilli
Bergamo News a cura di Dario Guerini
A proposito di Jazz di Gerlando Gatto 




VIDEO