Fase Hobart – PANGEA 2018

PANGEA ( 2018)

 

Pangea, ultimo album dei Fase Hobart (Marco Pisi, Virginia Sutera, Daniele Cortese) è contaminazione, unione di linguaggi, come se ci fosse un unico supercontinente musicale.

Pangea è infatti è un lavoro che non vuole porre limiti e confini ne di luogo ne di tempo ne di genere.

Si passa da momenti in cui vengono usati strumenti provenienti da parti del mondo diverse come succede nel brano “Virgitema” dove il violino usato pizzicato e a modo chitarra da Virginia Sutera dialoga con il balafon e l’ekter, a sonorità più riconducibili alla musica contemporanea classica del 900 basata su intervalli determinati e trasportati come in “Sidus eris” a brani etnici, sia per la scelta degli strumenti come le Tabla, suonate dal grandissimo musicista Arup Kanti Das e il Bouzouki suonato da Marco Pisi, sia per il loro utilizzo del linguaggio musicale; “Lotofonia” porta l’ascoltatore a immergersi in una atmosfera vicina alla musica indiana, “Minos” alla musica greca, dove però il lato più tradizionale è quasi sempre seguito da momenti di improvvisazione libera e quasi free del violino e del sax suonato da Gianluigi Carlone.

Non mancano poi groove più di stampo Rock Progressive con Daniele Cortese al basso, spesso ornati da virtuosismi di Francesco Chiapperini al clarinetto basso e sostenuti dalla batteria di Andrea Varolo in contrasto con momenti più modali e di distensione e apertura musicale come succede in “Aram” dove l’introduzione di Flavio Ceriotti al contrabbasso con i quarti di tono e la voce di Yasmine Zerki portano l’ascoltatore a allargare ancora  una volta l’universo sonoro.